Messaggi di panoramica Gesù Bambino
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Apparizione di San Michele Arcangelo del 29.09.2025

Festa dei Santi Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele.

Rinnoviamo la nostra amicizia con preghiere a San Michele Arcangelo e la recita dell'“Oratio ad Sanctum Michael”. San Michele Arcangelo è già emerso dal globo di luce dorata. Accanto a lui fluttua un altro globo di luce più piccolo. San Michele Arcangelo è vestito in bianco e oro come un soldato romano e calza dei sandali dorati. La sua spada è rivolta verso il cielo e ha sul capo una corona principesca dorata con un rubino sulla parte anteriore. San Michele Arcangelo indossa un mantello rosso da generale con una fibbia dorata a forma di testa di leone. Con la mano sinistra regge lo scudo dorato, sul quale è incisa la scritta “Quis ut Deus”. San Michele Arcangelo ci guarda dall'alto e dice:

"Vi benedica Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo! Amen. Quis ut Deus! Sono venuto da voi dal Trono del Signore. Sono San Michele Arcangelo. Mi rallegro della vostra amicizia. Pregate molto per la pace! Non smettete di pregare! Finché pregherete, verrò da voi! Consacrate a me in modo particolare la Germania, che è così profondamente intrappolata nella confusione di Satana. Pregate per questo vostro Paese. Se pregate e offrite il Santo Sacrificio della Messa per il vostro Paese, per i vostri Paesi, allora la potenza di Dio si diffonderà e la benedizione del Signore dimorerà nei cuori degli uomini! Pertanto non smettete di pregare in modo da formare un contrappeso ad ogni male. Non smettete nemmeno di pregare per la Chiesa! La vostra preghiera in questo momento è molto importante, perché i governi della terra si stanno armando per la guerra! Cercate rifugio nel Preziosissimo Sangue del mio Signore Gesù Cristo. Il Preziosissimo Sangue, cari amici, è il vostro rifugio! Vedrete così gli Angeli salire e scendere sopra il Signore. Non è stato detto questo?”

Il globo di luce più piccolo si schiude e Santa Giovanna d'Arco scende verso di noi con il suo stendardo ed un'armatura d’oro. Depone lo stendardo e la vedo inginocchiarsi davanti a San Michele Arcangelo con la Vulgata, la Sacra Scrittura, tra le mani. La Vulgata si apre e San Michele Arcangelo indica con la sua spada un passo delle Sacre Scritture, Geremia 16, 10-18:

[10]Quando annunzierai a questo popolo tutte queste cose, ti diranno: Perché il Signore ha decretato contro di noi questa sventura così grande? Quali iniquità e quali peccati abbiamo commesso contro il Signore nostro Dio? [11]Tu allora risponderai loro: Perché i vostri padri mi abbandonarono - parola del Signore - seguirono altri dei, li servirono e li adorarono, mentre abbandonarono me e non osservarono la mia legge. [12]Voi però avete agito peggio dei vostri padri; ognuno di voi, infatti, segue la caparbietà del suo cuore malvagio rifiutandosi di ascoltarmi. [13]Perciò vi scaccerò da questo paese verso un paese che né voi né i vostri padri avete conosciuto e là servirete divinità straniere giorno e notte, poiché io non vi userò più misericordia.

[14]Pertanto, ecco, verranno giorni - oracolo del Signore - nei quali non si dirà più: Per la vita del Signore che ha fatto uscire gli Israeliti dal paese d'Egitto; [15]ma piuttosto si dirà: Per la vita del Signore che ha fatto uscire gli Israeliti dal paese del settentrione e da tutte le regioni dove li aveva dispersi. E io li ricondurrò nel loro paese che avevo concesso ai loro padri.

[16]Ecco, io invierò numerosi pescatori - dice il Signore - che li pescheranno; quindi invierò numerosi cacciatori che daranno loro la caccia su ogni monte, su ogni colle e nelle fessure delle rocce; [17]poiché i miei occhi osservano le loro vie che non possono restar nascoste dinanzi a me, né si può occultare la loro iniquità davanti ai miei occhi. [18]Innanzi tutto ripagherò due volte la loro iniquità e il loro peccato, perché hanno profanato il mio paese con i cadaveri dei loro idoli e hanno riempito la mia eredità con i loro abomini».

San Michele Arcangelo dice:

«La rovina viene dalla vostra mancanza di fede, dalla vostra durezza di cuore nel rimanere nel peccato. Il peccato culmina sempre in una guerra e lì si rivela completamente. Pregate quindi affinché i cuori degli uomini siano santificati in Dio. Ancora una volta vi dico: cercate rifugio nel Sangue Prezioso di Cristo!».

Santa Giovanna d'Arco dice:

«Cari amici della Croce, vi chiedo con tutto il cuore di pregare! Ricordate sempre che Dio vuole la santità, la vostra salvezza e non la vostra rovina! Non lasciatevi trascinare in una guerra e combattete con le armi di Dio! Non permettete che il male dimori nei cuori degli uomini. Lottate con la santità dei vostri cuori per Dio e per la pace! Sta a voi chiedere a Dio la grazia della pace! Questo è il mio appello a voi! Come sono i vostri cuori? Come stanno le vostre chiese in questo Paese? Avete delle belle case!"

Ora Santa Giovanna d'Arco apre nuovamente le Sacre Scritture e vedo un altro passo, Aggeo 1:

[1]L'anno secondo del re Dario, il primo giorno del sesto mese, questa parola del Signore fu rivolta per mezzo del profeta Aggeo a Zorobabele figlio di Sealtièl, governatore della Giudea, e a Giosuè figlio di Iozedàk, sommo sacerdote.

[2]Così parla il Signore degli eserciti: Questo popolo dice: «Non è ancora venuto il tempo di ricostruire la casa del Signore!». [3]Allora questa parola del Signore fu rivelata per mezzo del profeta Aggeo: [4]«Vi sembra questo il tempo di abitare tranquilli nelle vostre case ben coperte, mentre questa casa è ancora in rovina? [5]Ora, così dice il Signore degli eserciti: riflettete bene al vostro comportamento. [6]Avete seminato molto, ma avete raccolto poco; avete mangiato, ma non da togliervi la fame; avete bevuto, ma non fino a inebriarvi; vi siete vestiti, ma non vi siete riscaldati; l'operaio ha avuto il salario, ma per metterlo in un sacchetto forato. [7]Così dice il Signore degli eserciti: Riflettete bene al vostro comportamento! [8]Salite sul monte, portate legname, ricostruite la mia casa. In essa mi compiacerò e manifesterò la mia gloria - dice il Signore -. [9]Facevate assegnamento sul molto e venne il poco: ciò che portavate in casa io lo disperdevo. E perché? - dice il Signore degli eserciti -. Perché la mia casa è in rovina, mentre ognuno di voi si dà premura per la propria casa. [10]Perciò su di voi i cieli hanno chiuso la rugiada e anche la terra ha diminuito il suo prodotto. [11]Ho chiamato la siccità sulla terra e sui monti, sul grano e sul vino nuovo, sull'olio e su quanto la terra produce, sugli uomini e sugli animali, su ogni prodotto delle mani».

[12]Zorobabele figlio di Sealtièl, e Giosuè figlio di Iozedàk, sommo sacerdote, e tutto il resto del popolo ascoltarono la parola del Signore loro Dio e le parole del profeta Aggeo, secondo la volontà del Signore che lo aveva loro inviato, e il popolo ebbe timore del Signore. [13]Aggeo, messaggero del Signore, rivolto al popolo, disse secondo la missione del Signore: «Io sono con voi, oracolo del Signore». [14]E il Signore destò lo spirito di Zorobabele figlio di Sealtièl governatore della Giudea e di Giosuè figlio di Iozedàk, sommo sacerdote, e di tutto il resto del popolo ed essi si mossero e intrapresero i lavori per la casa del Signore degli eserciti. [15]Questo avvenne il ventiquattro del sesto mese dell'anno secondo del re Dario.

 

Santa Giovanna d'Arco prosegue:

«È importante non solo abbellire le vostre case, ma anche santificare i vostri cuori, riempirli della grazia di Dio. Non lasciate che le vostre chiese vadano in rovina! Il cuore di un popolo è la Chiesa, la fede, la santità! Aspirate alla conversione dei vostri popoli a Dio! Aspirate alla santità! Questo è il mio appello a voi, cari amici della Croce!».

 

San Michele Arcangelo dice:

«Pregate, convertitevi, affinché il Giudizio sia mitigato! Dipende da voi, ricordatelo sempre. Per contrastare tutte le eresie e le falsificazioni leggete il Catechismo della Chiesa Cattolica a proposito degli Angeli. Il Catechismo della Chiesa Cattolica è un'opera sacra e vi preserva dalle eresie. La Sacra Scrittura e il Catechismo siano nelle vostre case, affinché non vi smarriate! Entrambi, il Catechismo e la Sacra Scrittura, fortificano le vostre anime! Vivete nei Sacramenti del mio Signore: i Sacramenti della Chiesa cattolica, di cui io sono il patrono. Ascoltate il mio appello e pregate!»

San Michele Arcangelo ci chiede di recitare la seguente preghiera:

Sancte Michael Archàngele, defénde nos in práelio, contra nequítiam et insidias diáboli esto praesídium. Imperet illi Deus, súpplices deprecámur: tuque Princeps milítiae caeléstis, sátanam aliósque spíritus malignos, qui ad perditiónem animárum pervagántur in mundo, divína virtúte in inférnum detrúde. Amen.

 

La spada di San Michele Arcangelo si eleva in cielo ed egli dice:

«Pregate, pregate, pregate! Convertitevi e il Signore non abbandonerà questo Paese! Quis ut Deus!»

 

San Michele Arcangelo ritorna nella luce, come pure Santa Giovanna d'Arco.


 

Questo messaggio è reso noto senza voler anticipare il giudizio della Chiesa Cattolica

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Estratto Catechismo della Chiesa Cattolica (1997)

Paragrafo 5
IL CIELO E LA TERRA

I. Gli angeli

L'esistenza degli angeli - una verità di fede

328 L'esistenza degli esseri spirituali, incorporei, che la Sacra Scrittura chiama abitualmente angeli, è una verità di fede. La testimonianza della Scrittura è tanto chiara quanto l'unanimità della Tradizione.

Chi sono?

329 Sant'Agostino dice a loro riguardo: « "Angelus" officii nomen est, [...] non naturae. Quaeris nomen huius naturae, spiritus est; quaeris officium, angelus est: ex eo quod est, spiritus est, ex eo quod agit, angelus – La parola "angelo" designa l'ufficio, non la natura. Se si chiede il nome di questa natura, si risponde che è spirito; se si chiede l'ufficio, si risponde che è angelo: è spirito per quello che è, mentre per quello che compie è angelo ». 411 In tutto il loro essere, gli angeli sono servitori e messaggeri di Dio. Per il fatto che « vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli » (Mt 18,10), essi sono « potenti esecutori dei suoi comandi, pronti alla voce della sua parola » (Sal 103,20).

330 In quanto creature puramente spirituali, essi hanno intelligenza e volontà: sono creature personali 412 e immortali. 413 Superano in perfezione tutte le creature visibili. Lo testimonia il fulgore della loro gloria. 414

Cristo «con tutti i suoi angeli»

331 Cristo è il centro del mondo angelico. Essi sono i suoi angeli: « Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli [...] » (Mt 25,31). Sono suoi perché creati per mezzo di lui e in vista di lui: « Poiché per mezzo di lui sono state create tutte le cose, quelle nei cieli e quelle sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili: troni, dominazioni, principati e potestà. Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui » (Col 1,16). Sono suoi ancor più perché li ha fatti messaggeri del suo disegno di salvezza: « Non sono essi tutti spiriti incaricati di un ministero, inviati per servire coloro che devono ereditare la salvezza? » (Eb 1,14).

332 Essi, fin dalla creazione 415 e lungo tutta la storia della salvezza, annunciano da lontano o da vicino questa salvezza e servono la realizzazione del disegno salvifico di Dio: chiudono il paradiso terrestre, 416 proteggono Lot, 417 salvano Agar e il suo bambino, 418 trattengono la mano di Abramo; 419 la Legge viene comunicata mediante il ministero degli angeli, 420 essi guidano il popolo di Dio, 421 annunziano nascite 422 e vocazioni, 423 assistono i profeti, 424 per citare soltanto alcuni esempi. Infine, è l'angelo Gabriele che annunzia la nascita del Precursore e quella dello stesso Gesù.425

333 Dall'incarnazione all'ascensione, la vita del Verbo incarnato è circondata dall'adorazione e dal servizio degli angeli. Quando Dio « introduce il Primogenito nel mondo, dice: lo adorino tutti gli angeli di Dio » (Eb 1,6). Il loro canto di lode alla nascita di Cristo non ha cessato di risuonare nella lode della Chiesa: « Gloria a Dio... » (Lc 2,14). Essi proteggono l'infanzia di Gesù, 426 servono Gesù nel deserto, 427 lo confortano durante l'agonia, 428 quando egli avrebbe potuto da loro essere salvato dalla mano dei nemici 429 come un tempo Israele. 430 Sono ancora gli angeli che evangelizzano 431 la Buona Novella dell'incarnazione 432 e della risurrezione 433 di Cristo. Al ritorno di Cristo, che essi annunziano, 434 saranno là, al servizio del suo giudizio. 435

Gli angeli nella vita della Chiesa

334 Allo stesso modo tutta la vita della Chiesa beneficia dell'aiuto misterioso e potente degli angeli.436

335 Nella liturgia, la Chiesa si unisce agli angeli per adorare il Dio tre volte santo; 437 invoca la loro assistenza (così nell'In paradisum deducant te angeli... – In paradiso ti accompagnino gli angeli – nella liturgia dei defunti, 438 o ancora nell'« Inno dei cherubini » della liturgia bizantina 439), e celebra la memoria di alcuni angeli in particolare (san Michele, san Gabriele, san Raffaele, gli angeli custodi).

336 Dal suo inizio 440 fino all'ora della morte 441 la vita umana è circondata dalla loro protezione 442 e dalla loro intercessione. 443 « Ogni fedele ha al proprio fianco un angelo come protettore e pastore, per condurlo alla vita ». 444 Fin da quaggiù, la vita cristiana partecipa, nella fede, alla beata comunità degli angeli e degli uomini, uniti in Dio.

 

Sievernich - Apparizione di San Michele Arcangelo, del 29.09.2025